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Uomo ambizioso e determinato, a soli vent’anni trasforma la piccola attività artigianale del padre in un vero e proprio stabilimento, non solo per la produzione di valigie e bauli, ma per ogni genere di pelletteria.
Al fine di studiare nuovi criteri di fabbricazione, Felice investe in macchinari d'avanguardia e in manodopera specializzata.
Artigiani esperti vengono assunti da Austria e Francia per formare le maestranze locali e raggiungere standard di qualità sempre più elevati nella fabbrica milanese.
Tra i prodotti di maggior successo introdotti da Felice si distingue l’incomparabile “valigia Franzi”, divenuta famosa per i nuovi criteri di realizzazione e di presentazione.
In parallelo con l’attività industriale, Felice apre nel 1905, negozi a Milano e a Roma oltre a punti vendita internazionali a Vienna e a Londra.
A seguito del suo prezioso contributo lavorativo, Felice Franzi riceve diverse onorificenze dalla Casa Reale dei Savoia, fino a diventare Grande Ufficiale della Corona d'Italia.
Cresciuto nell’azienda fondata dal padre Felice, Oreste si appassiona al mondo della pelletteria fin da giovane.
Ragazzo intraprendente e visionario, si adopera per far crescere la Franzi sotto il segno dell’innovazione e della qualità.
Animato dalla curiosità e da una coscienza sostenibile, durante i molteplici viaggi in Asia, Oreste apprende le più innovative tecniche di concia vegetale e le importa in Italia.
Sotto la guida di Oreste, il marchio Franzi acquisisce una sempre maggiore rilevanza a livello internazionale.
Vengono aperti nuovi uffici e siti di produzione in Italia.
Oreste sostiene l’attività commerciale sia attraverso la rafforzata rete di negozi, nelle principali città italiane, che con un efficace sistema di vendita tramite catalogo.
Oreste è particolarmente attento al benessere dei dipendenti e si adopera per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche e negli uffici della Franzi attraverso moderne politiche di incentivazione, sostegno e assistenza.
Margherita dimostrò fin da ragazza una personalità forte; la sua educazione fu contraddistinta da studi molto approfonditi e da una spiccata curiosità intellettuale, inconsueta rispetto alle fanciulle di sangue reale dell’epoca.
Fu proprio tale profonda cultura che le permise di sviluppare una certa intuizione per la politica rendendola capace assumere gli atteggiamenti più appropriati per incontrare l’approvazione del popolo.
Il suo particolare modo di agire politico si concretizzava in un’intensa vita mondana attraverso cui creò uno dei salotti aristocratici più vivaci di tutta Europa.
Donna di nobili valori, fu una regina molto amata dal popolo in virtù del suo impegno sociale e della sua grazia.
In un’Italia appena unificata, Margherita, grazie alle sue apparizioni pubbliche in cui esibiva un abbigliamento ricercato, ricoprì un ruolo fondamentale nella costruzione della dimensione nazionale della casa reale.
Regina sofisticata ed elegante, attorno alla sua figura e al suo stile scrittori e giornalisti svilupparono un vero e proprio culto, chiamato «Margheritismo».
Punto di riferimento sia per gli ambienti culturali sia per il popolo, a Margherita sono state dedicate diverse opere quali l’ode di Carducci “Alla regina d’Italia”, parchi, scuole, ospedali, il rifugio Capanno Margherita e anche la famosa pizza.
Tra le eccellenze italiane maggiormente apprezzate dalla regina rientrano anche le creazioni Franzi; sarà con la stessa Margherita che Franzi viene nominato fornitore ufficiale della Real Casa.
Dopo aver conseguito la laurea al politecnico di Milano nel 1951, inizia a collaborare con Gio Ponti e Marco Zanuso, fino a quando apre il proprio studio all’inizio degli anni ’60.
Nota per la sua cifra artistica maggiormente improntata alla funzionalità dei progetti rispetto alla componente estetica, il contributo apportato al settore del design le è valso numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Compasso d’oro nel 1979.
Le linee geometriche minimaliste e la ricerca della praticità proprie dei design di Cini Boeri trovano espressione anche nella collaborazione con Franzi.
Le creazioni sono realizzate all’esterno con la moderna resina “ABS” e foderate all’interno con i pregiati pellami Franzi, rappresentando alla perfezione lo spirito del marchio, estremamente innovativo ma, allo stesso modo, custode della tradizione artigianale.
A seguito della laurea in architettura, inizia la sua carriera lavorando presso lo studio di Gio Ponti, cui succederà nel 1962 al Politecnico di Milano nella cattedra di Architettura degli interni, arredamento e decorazione.
La sua figura professionale si identifica con quella del progettista integrale, per cui la logica dietro il disegno di una casa o di un mobile coincidono in quanto entrambe basate sulla cura dei dettagli e sulla funzionalità della persona che ne fruisce.
Il suo pensiero si concretizza nell’infondatezza della divisione fra esterno e interno. Nelle sue opere l’attenzione non viene posta tanto sugli spazi e sugli oggetti in sé ma sulla loro relazione.
L’architetto studia un’innovativa struttura modulare che funge al contempo da vetrina e da strumento espositivo interno, ottimizzando lo spazio e ridefinendo i tradizionali confini tra ambienti chiusi e aperti.
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